In Conversation with… Teresa Pascarelli

Lo scorso 26 marzo, la nostra Senior Academic Manuela Kelly Calzini ha proseguito la sua serie di webinar-interviste ospitando questa volta Teresa Pascarelli, attrice e doppiatrice nonché autrice della sit-com per bambini dei Fumbles - in onda su Rai Gulp e Yo Yo - per l’apprendimento della lingua inglese.

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In Conversation with Teresa Pascarelli

L’appuntamento del 26 Marzo era inserito all’interno di Easter Festival, una serie entusiasmante di incontri gratuiti del programma di edutainment promosso dal team italiano di Trinity a partire dalla scorsa primavera per essere vicini a bambini, ragazzi, docenti e famiglie.

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Abbiamo intervistato Teresa Pascarelli per conoscere più da vicino le sue esperienze professionali che l’ha condotta a creare un programma così popolare come i Fumbles.

Può parlarci del suo background formativo e professionale?

Sono nata e cresciuta in Oriente, in quanto mio padre era un diplomatico e fin da piccola ho frequentato scuole inglesi e americane diventando a tutti gli effetti bilingue. Una volta in Italia, ho frequentato per sette anni l’Accademia d’arte drammatica e ho avuto l’opportunità di lavorare in grandi teatri con maestri d’eccezione quali Eros Pagni e Mariangela Melato. In seguito, ho scritto testi per il teatro e per la televisione e, siccome a teatro ero anche speaker bilingue italiana-inglese, ho lavorato come doppiatrice di diversi film italiani tradotti nella versione internazionale. Nella mia esperienza professionale sono inoltre stata la voce di tanti corsi di lingua inglese, attività che ho portato avanti in parallelo a quella di attrice teatrale. A un certo punto della mia carriera, stanca di essere sempre in tournée e desiderosa di avere una famiglia, ho iniziato a creare dei prodotti e dei programmi miei che insegnassero l’inglese ai ragazzi.

E da lì si è poi sviluppata l’esperienza dei Fumbles

Ho incominciato a creare dei programmi per insegnare l’inglese circa 25 anni fa: scrivevo delle sit-com in cui l’italiano e l’inglese si alternavano. Il mio metodo consiste nella creazione di situazioni divertenti e di storie nelle quali la lingua inglese è apparentemente nascosta. I ragazzi, infatti, tendono a non guardare un programma se pensano che possa essere noioso o se lo scopo didattico è troppo esplicito. I gusti dei bambini e dei ragazzi sono molto raffinati: bisogna conquistarli intrattenendoli con grande attenzione alla qualità di quanto si propone.

I Fumbles sono stati l’idea più forte che ho avuto, perché i Fumbles sono parole, parole divertenti... Fumbles turn words into fun. Sono degli esserini generati dagli errori di ortografia come ad esempio Hair Plane, l’Aereo Capellone con i suoi problemi e i suoi capricci. Ecco, questo è il punto: creare personaggi buffi e divertenti. Un ulteriore punto a favore dei Fumbles, oltre alla loro simpatia, è che si prestano molto bene a un approccio interdisciplinare, perché un Fumble come Hair Plane consente di parlare di trasporti e di geografia, mentre l’appiccicoso Glue Berry, il Mirtillo Appiccichino, porta con sé il tema dell’agricoltura, dei frutti e dei colori. Ogni personaggio è ben caratterizzato e ha delle funzioni didattiche definite.

I Fumbles hanno anche portato a un nuovo progetto editoriale. Possiamo avere qualche anticipazione?

Si tratta di due Activity Books editi da De Agostini in uscita a maggio 2021. I libri hanno il patrocinio di Trinity, in quanto appropriati per la preparazione agli esami Trinity. Il primo volume mira alla fascia 4 anni in su e l'altro ai bambini dai 7 anni in su. Ogni volume tratta 15 fumbles ed è ricco di esercizi, giochi, canzoni e tanti QR code che fanno partire video divertenti e efficaci dal punto di vista dell'apprendimento.

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