L’importanza del supporto Trinity nell’emergenza sanitaria e la spendibilità delle certificazioni musicali di alta formazione - una testimonianza

In un periodo molto delicato per gli studenti come quello del lockdown, continuare a prepararsi in vista degli esami musicali Trinity College London ha rappresentato per molti ragazzi un punto di riferimento importante allo scopo di trovare le motivazioni per continuare a coltivare la propria passione per l’apprendimento della musica. In questa intervista, Elena Gobbi, docente dell’Accademia della Musica di Piacenza, racconta l’impatto positivo che la preparazione agli esami Trinity ha avuto sugli studenti della sua scuola nei mesi più duri dell’emergenza.

Durante il triste periodo del lockdown, la situazione era molto difficile per i nostri circa 50 candidati agli esami Trinity di musica. I ragazzi mi dicevano: “Ci hanno portato via tutto. Potremo fare almeno l’esame Trinity?” Sentire questa parola, almeno, mi faceva male al cuore. Per fortuna, però, da subito Trinity aveva assicurato la possibilità di sostenere gli esami di musica attraverso il web (da novembre saranno disponibili i nuovi esami e diplomi digitali di Musica Classica & Jazz e Rock & Pop di Trinity College London, ndr). Ci siamo quindi dati da fare per mettere a punto le video registrazioni secondo i parametri richiesti finché, al termine dell’anno, i ragazzi sono riusciti a sostenere l’esame Trinity. Essere riusciti a mantenere l’impegno preso, per il quale avevano studiato così tanto, ha avuto per i ragazzi e per le loro famiglie un’importanza enorme. Ci tengo anche a esprimere il mio ringraziamento in qualità di docente: il supporto dato da Trinity agli insegnanti di musica grazie all’organizzazione di una serie di webinar ad hoc è stato infatti fondamentale.

E’ bellissimo ascoltare questa testimonianza! Grazie a lei e agli studenti e ai docenti della sua scuola! In termini più generali, qual è secondo la sua esperienza l’impatto della preparazione agli esami Trinity sulla didattica?

Dal punto di vista dell’insegnamento, la possibilità di scegliere esami Trinity di Musica Classica & Jazz o Rock & Pop permette una notevole flessibilità. Inoltre, a fine esame, l’examiner di Trinity fornisce un report dettagliato, oggettivo e costruttivo che permette di indirizzare l’insegnamento nel modo migliore. L’esame diventa non solo il fine, ma anzi una tappa all’interno di un percorso altamente motivante.

La nostra è una clientela che apprezza particolarmente il percorso Trinity strutturato in Grade progressivi che stimolano a migliorarsi anno dopo anno.
Per la nostra scuola essere centro registrato Trinity è molto importante anche in termini di visibilità: tanti dei nostri ragazzi hanno origini straniere e conoscono bene Trinity, che è per loro un elemento di forte attrazione.
Non bisogna sottovalutare poi lo stimolo dato dalla valutazione di un esaminatore esterno, per cui sia i docenti sia i ragazzi sono spinti a prepararsi al meglio in vista dell’esame.

Un aspetto di Trinity che la sua scuola ha avuto modo di apprezzare riguarda gli studenti con bisogni speciali.

E’ vero. Abbiamo avuto nel tempo dei candidati con Special Needs e per loro avere la possibilità di sostenere un esame Trinity è stato bello in quanto ha rappresentato un’opportunità di riscatto e di gratificazione. Sia i miei colleghi sia io siamo stati colpiti dall’attenzione mostrata dagli esaminatori verso questi ragazzi, pur valutandoli in modo onesto e corretto senza nessun favoreggiamento.

Il possesso di una certificazione musicale Trinity College London ha anche una notevole spendibilità a livello professionale, in quanto può tradursi in punteggio aggiuntivo per chi è in graduatoria per una cattedra di musica nella scuola. Qual è la sua esperienza in questo senso?

Oltre ad aver conseguito la laurea in pianoforte al Conservatorio di Verona, ho anche ottenuto con successo il diploma ATCL – Associate di Trinity College London, una qualifica di alta formazione che mi ha permesso di acquisire punteggio aggiuntivo nella graduatoria per docenti di musica secondo l'autonomia scolastica. Si tratta di un diploma riconosciuto a livello internazionale che ha anche il pregio di poter essere preparato senza dover smettere di lavorare ed è quindi un’occasione davvero ottima per un docente che ha l’esigenza di coniugare le lezioni allo sviluppo professionale continuo.

La vostra scuola ha anche organizzato delle sessioni Trinity di Music Theory, che certifica le conoscenze riguardanti la teoria della musica, disponibile in otto livelli (Grade 1-8). Si tratta di un esame interessante anche dal punto di vista dell’insegnamento della musica con approccio CLIL, in quanto si svolge in lingua inglese.

Lo confermo: essendo un test scritto in lingua inglese, favorisce l’apprendimento trasversale della lingua mentre si studia la teoria della musica. Siamo molto soddisfatti di Music Theory, che offre ai ragazzi più timidi, i quali non osano ancora cimentarsi in una performance strumentale, una costruttiva alternativa permettendo loro di passare, magari l’anno successivo, all’esame strumentale. Senza contare che Music Theory permette di capire meglio ciò che si sta suonando. Gli allievi che sostengono entrambi gli esami (strumento e Theory) alzano notevolmente il loro livello di esecuzione. Nella nostra scuola abbiamo anche bambini di 7 anni che si avvicinano a questo esame, sostenendo Grade 1 o Grade 2 di Theory... E per i bambini è stupendo perché amplia la loro conoscenza musicale senza che nemmeno se ne rendano conto!

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