Roma

Villa Wolkonksy 8:30-13:00

23 Ottobre

Napoli

Hotel Ramada 8:30-13:00

24 Ottobre

Milano

Gran Visconti Palace 8:30-13:00

5 Novembre

Catania

Hotel Nettuno 8:30-13:00

6 Novembre

Convegno

Tra ottobre e novembre porteremo a Roma, Napoli, Milano e Catania un convegno che mette al centro le competenze del futuro: la conoscenza della lingua inglese, la comunicazione efficace, la musica e le arti dello spettacolo, le digital skills essenziali in un mondo in costante evoluzione. Condivideremo approcci innovativi all'apprendimento, all'insegnamento e alla valutazione dei progressi degli studenti con standard internazionali.

Nella plenaria incontreremo la comunità della scuola, con attenzione ai suoi bisogni e aspettative, insieme ai Team accademici di Trinity College London e con il contributo di relatori istituzionali ed esperti nel campo della didattica della lingua inglese e della musica.

Programma

8:15-9:15 Registrazione e accoglienza

9:15-10:45 Plenaria con ospiti del settore educativo e premiazioni

Roma, Napoli

Prof.ssa Lucilla Lopriore

Università degli Studi Roma Tre

Guido Barbieri

Giornalista di Radio 3 Suite

Milano, Catania

Prof. David Newbold

Università Ca’ Foscari di Venezia

Silvia Cucchi

Conservatorio G.F. Ghedini Cuneo

10.45-11.30 Coffee Break
11.30-13.00 Workshop interattivi

Workshop interattivi

Nei workshop pratici e interattivi i docenti potranno mettersi in gioco per ispirare e motivare gli allievi in classe. Con attività comunicative e creative che si concentrano sulle prestazioni linguistiche reali e promuovono lo sviluppo di competenze trasversali; esercizi per mettere alla prova le capacità di ascolto e attenzione e rafforzare la pratica dell’ear training nell’insegnamento della musica.

In this teacher training workshop participants will be led in a number of engaging and creative communicative activities that will focus on real language performance at this level, and promote the development of soft skills. The activities proposed will also serve the purpose of preparing young learners for the Trinity suite of spoken exams at level pre-A1, A1 and A2 (GESE & ISE).
In this teacher training workshop participants will be led in a number of engaging and creative communicative activities that will focus on real language performance at this level, and promote the development of soft skills. The activities proposed will also serve the purpose of preparing learners for the Trinity suite of spoken exams at levels B1 and B2 (GESE & ISE).
Questo laboratorio, destinato ai docenti di discipline non linguistiche che sono (o saranno) impegnati nell’insegnamento della propria disciplina in inglese, intende proporre una serie di attività di riflessione sugli aspetti linguistici e cognitivi del CLIL, e consentire ai docenti DNL, a partire dalle proprie esperienze didattiche, di individuare opportunità e risposte alle esigenze didattiche nei contesti CLIL in cui operano, anche nell’ambito delle proposte Trinity per la lingua inglese.
Preparati a mettere alla prova le tue capacità di ascolto e attenzione durante il workshop pratico di Trinity College London. In questo appuntamento il Team Accademico di Musica ti accompagnerà lungo un percorso di attività interattive per riflettere sull’importanza dell’ear training e creare insieme attività didattiche pratiche da poter riproporre in classe con i tuoi studenti. In inglese si dice “to play music” e quindi preparati a giocare insieme a noi con l’ear training degli esami Classica&Jazz e Rock&Pop di Trinity College London.

Trinity College London Italy è un Ente accreditato dal MIM per la formazione (Decreto 27.01.2001 confermato con Decreto 05.07.2005 ed adeguato alla Direttiva 170/2016). E' previsto l'esonero dall'insegnamento secondo la normativa vigente. Questa iniziativa è inserita su S.O.F.I.A. con codice identificativo numero 92902.

Gli interventi degli ospiti del settore educativo

Prof. David Newbold

This plenary talk will address fundamental issues in pronunciation teaching, such as Why is pronunciation teaching important? Why was it neglected during the ‘communicative revolution’? Why has the CEFR completely overhauled the descriptions for phonology? How can pronunciation be taught? And is it possible to hone listening skills to accents in international interaction? It will also refer to a recent large-scale study on the attitudes to accents of Italian students.

David Newbold associate professor of English language and linguistics at the Università di Venezia Ca’ Foscari. He has a background in teaching and testing English and materials writing, while in recent years his research has focused on pronunciation in the context of English for international communication and the assessment of English as a Lingua Franca.

Prof.ssa Lucilla Lopriore

Oracy, a term coined in analogy with ‘literacy’ and ‘numeracy’, is currently applied to underline the equal relevance in education of speaking and listening skills in comparison to reading and writing. Listening and speaking are not only relevant to develop communicative competence, but also as a means of thinking and learning. Most teaching is still carried out and co-constructed among learners through the medium of spoken language, while informal learning mostly takes place through the exposure to new media. Students learn by being exposed to listening and engaged in spoken interactions with their teachers and peers, but also through metacognition. This applies equally well in subject and in foreign language learning where effective oracy is the tool for language learners to communicate and learn, and in contexts where most instruction of disciplinary subjects is conducted in English as in CLIL. In their out-of-school experiences and through social media, learners are constantly exposed to English, mostly non-native speakers’ use of English (English as a Lingua Franca), to translanguaging exchanges and to language features not integrated yet in local language curricula, nor in teacher education programs. This requires, particularly in multilingual classrooms, a reconceptualization of oracy in language education, that involves the use of awareness-raising activities through the acknowledgement of learners’ plurilingual spoken repertoires as resources for learning, already envisioned by the CEFR New Companion (2018). But how much is oracy currently central in language education? How much is oracy part of the normal, mainstream school curriculum? How can we promote oracy development? This presentation will discuss oracy challenges and opportunities.

MA TEFL, Reading, UK; PhD Italian L2, Siena, Italy. EL teacher in Italian schools (1976-2000). Qualified teacher educator (1988, UK; 1989, USA Fulbright). Roma Tre University professor (2001 -2022). TESOL Italy President (1996-1998); TESOL Intl. Directors Board (2001/04), TESOL Intl. Research Council (2017). Research projects: National Italian Primary school foreign languages (1999-2000); ELLiE (2006-2010); National Project on ELF (2015/17); Erasmus+ ENRICH Project (2018/21); eCOST-CLILNetLE(2023/27). Coursebook author, teacher educator in ELT, ELF, CLIL courses. Research interests: CLIL, continuity, disciplinary literacies, early language learning, educational linguistics, ELF, language awareness, mediation, multilingualism, oracy, teacher identity & education.

Silvia Cucchi

Le linee guida per l'apprendimento della musica a scuola sottolineano il potenziale educativo della musica nello sviluppo della cognizione infantile nelle sue molteplici componenti incarnate. La relazione uomo-ambiente è veicolata dal suono, vissuto come elemento comunicativo fin dai primi giorni della vita intrauterina di ogni essere umano. A partire da alcuni esempi estratti dai principali metodi innovativi per la pratica musicale a scuola, si propone una lettura neuroscientifica delle linee guida operative per la progettazione, con particolare riferimento ai contesti inclusivi. La recente riflessione scientifica sul metodo in educazione musicale mette in luce l'importanza dell'esperimento, della manipolazione, del gioco, della narrazione del fenomeno sonoro, con le sue componenti emotive e proto-lingustiche, a supporto della maturazione di capacità cognitive, comunicative, relazionali emotive in tutte le fasi di crescita e sviluppo della persona. Sperimentare tra pari linguaggi musicali multipli negoziati, con codici iconici analogici e simbolici ordinati progressivamente dal più vicino al più lontano dalla realtà, applicare regole combinatorie negoziate nella trasposizione e metaforizzazione dei contenuti appresi, sono funzioni indispensabili per la costruzione autonoma di schemi conoscitivi del mondo.

Silvia Cucchi è una pianista classica e jazz, ricercatrice e docente in Pedagogia, Psicologia Cognitiva e Neuroscienze della Musica. Diplomata con lode in pianoforte classico, jazz e composizione jazz, ha conseguito una laurea in Pedagogia della Musica in Germania e un dottorato in Neuroscienze a Pavia. Specializzata in Statistica medica, Nutrizione e Neurobiologia, insegna da 20 anni al Centro di Formazione Musicale di Torino e ha collaborato con il Ministero dell’Istruzione. Vincitrice di oltre 30 concorsi pianistici, ha lavorato come pianista accompagnatrice in vari contesti, incluso lo spettacolo “Un certo Sig.G”.

Guido Barbieri

Lo studio della musica, sia nella sua espressione teorica che nella pratica strumentale vera e propria, è essenziale e fondamentale per una formazione completa e integrata dello studente. La didattica dell'insegnamento della Storia ed Estetica della Musica fornisce un contesto storico-culturale e critico, fondamentale per comprendere i diversi stili e le varie forme, strumenti necessari per analizzare e interpretare la musica, permettendo agli studenti di sviluppare così una comprensione approfondita del linguaggio musicale. L'insegnamento della Storia ed Estetica della Musica fornisce un quadro analitico e critico che aiuta gli studenti a comprendere le trasformazioni culturali e storiche della musica; offre strumenti per decodificare strutture e linguaggi compositivi. Questo approccio stimola la creatività, il pensiero critico e l'abilità interpretativa, competenze fondamentali per l'educazione non solo dei musicisti ma anche di cittadini globali consapevoli e creativi. Tale attenzione alla formazione prepara gli studenti a contribuire attivamente alla società e al progresso del mondo che verrà. La musica e lo studio della sua storia e della sua estetica non solo preparano gli studenti a eseguire musica con competenza, ma li incoraggiano anche a contestualizzare e apprezzare il patrimonio culturale dell'umanità, promuovendo una formazione culturale ricca, versatile e arricchente per la loro vita.

Musicista e musicologo, critico musicale per "La Repubblica" e collaboratore di "Il Manifesto", Barbieri è "la voce" della musica classica di Radio 3 da oltre quarant’anni. È stato docente di Storia ed estetica della musica al Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e drammaturgo alla Biennale Musica di Venezia. Ha scritto testi e libretti per importanti compositori italiani, partecipando come narratore in vari spettacoli. Fondatore e direttore artistico di orchestre e istituzioni musicali, continua a scrivere saggi e tenere conferenze. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Feronia per la critica musicale.

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